ASPETTANDO “LA TORRE DI NERONE” -- RECAP CONCLUSIVO!
[RICK RIORDAN]
Buongiorno!
Oggi vi presento un post un po’ speciale, inerente a una delle saghe che più ho amato (da moltissimi anni ad oggi).
Parlo del recap conclusivo, in vista della pubblicazione del volume finale “La Torre di Nerone”: “Le sfide di Apollo”!
Partiamo dal terz’ultimo romanzo, ovvero “Il labirinto di fuoco”.
In questo volume, in cui ritroviamo il fauno (Grover) che abbiamo cominciato ad apprezzare sin dalla prima saga dedicata alla mitologia di Riordan, “Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo”, i protagonisti Apollo e Meg riescono ad arrivare alla città di Palm Springs, in California.
In tale città vi è un gruppo di driadi che, nonostante l’amicizia che le lega a Grover, porta Meg ad essere molto restìa dal voler rimanere troppo a lungo.
È in questo momento che Riordan utilizza brillantemente il romanzo per discutere di un tema molto importante nella realtà: parlo naturalmente dei numerosi incendi che, purtroppo, nel corso degli anni, hanno devastato sempre più i boschi. Quando lessi questo volume amai terribilmente questo aspetto, non per la tragicità degli eventi ovviamente, ma perché trovai davvero ottimale il porre questioni di estrema importanza (come la distruzione di grandi porzioni di territorio a causa di incendi) anche agli occhi attenti dei lettori più giovani, affinché prendessero posizione anche loro a favore della protezione di tutte queste aree sia già distrutte che a rischio.
Continuando con il recap, legato proprio al tema degli incendi, Apollo percepisce dei problemi inerenti alla zona del Labirinto (luogo da cui prende anche il titolo questo volume de “Le sfide di Apollo”): egli ha anche dei sogni in cui vede Aeithales chiedere aiuto e di avvertirlo della trappola in cui cadrà in tale Labirinto.
Non demordendo di fronte a questo avvertimento, Apollo, Meg e Grover, dopo aver scoperto anche nuove informazioni sul terzo imperatore e il suo alleato, raggiungono Piper e Jason a Los Angeles, i quali hanno interrotto la loro relazione amorosa e avevano già tentato, senza successo, di affrontare tale nemico nel labirinto.
Attraverso una discussione tra il figlio di Giove e Apollo, il lettore viene a sapere che il primo è stato avvertito da Sibilla di un tragico fatto: se fossero ritornati nel Labirinto, uno dei due, tra lui e Piper, sarebbe morto.
Piper, venuta a conoscenza solo adesso di tale questione, aiuta Apollo nella ricerca delle scarpe dell’imperatore; Jason e Meg, invece, cercano di perdere tempo. [n/a: e qui il tipico momento da lettore “perché vi separate? PERCHE’?”]
Purtroppo però i primi due, dopo aver riuscito a concludere la missione, vengono catturati da Incitatus, cavallo dell’imperatore, che li porta da Caligola: da lui sono imprigionati, per via della magia di Medea, anche Jason e Meg.
Il figlio di Giove riesce, attraverso i suoi poteri, a salvare gli amici… perdendo però la vita. [n/a: e qui vamos di lacrime fino alla fine del libro.]
Piper, sconvolta dal dolore, dà la colpa della morte di Jason ad Apollo, il quale ritorna ad Aithales insieme a Meg per informare Grover e le driadi dell’accaduto. Una volta ricompattato il trio, essi entrano nel Labirinto.
Qui, nonostante le innumerevoli difficoltà dovute anche al combattimento con Medea, sconfitta poi da Piper (la quale si è successivamente unita al gruppo insieme alle Meliadi), Apollo porta finalmente a compimento la profezia.
Parole memorabili prendon fuoco
Pria che sul Diavol sorga luna nuova.
Il Tevere di corpi sarà il loco
Se il mutaforma affronterà la prova.
Eppure il sole a sud dovrà viaggiare
fra meandri scuri e lande della morte.
Bianco il cavallo che dovrà trovare
del cruciverba il fiato avere in sorte.
A ovest nel palazzo ei dovrà andare;
radici antiche l'altra troverà.
Le scarpe del nemico come usare
la guida con gli zoccoli saprà.
I tre or noti e il Tevere raggiunto,
Apollo ballerà, l'attimo è giunto.
Uscendo finalmente dal Labirinto e riusciti a liberare l’oracolo Erofile, Apollo e Meg decidono di continuare insieme la loro missione di liberare tutti gli Oracoli. Le vicende continuano poi nel Campo Giove, dove i due arrivano grazie a Piper.
BREVE PAUSA NON TANTO PUBBLICITARIA:
Stanchi di questo primo recap? Sì? Anche io. Soprattutto dopo la perdita del mio caro Jason. Ancora non mi sono ripresa dal trauma.
FINE PAUSA NON TANTO PUBBLICITARIA.
[Vi giuro che sarò molto più breve adesso.]
In “La Tomba del Tiranno”, penultimo volume della saga de “Le sfide di Apollo”, veniamo sin da subito in contatto con il lato più umano di Apollo: il dolore nel dover affrontare la morte di un caro amico.
Oltretutto, il ragazzo viene a scoprire che i semidei sono ora costretti ad affrontare un nemico molto più potente di quelli precedentemente affrontati: l’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo. [n/a: come sempre, grazie Riordan per questi enormi momenti di pace. Quanto sarà durata? Mezza pagina? Due righe?]
Nella lotta contro Tarquinio i semidei sono costretti a combattere contro il suo esercito di non-morti, che ricorda moltissimo gli eserciti che un personaggio da sempre molto amato riusciva a risvegliare: Nico.
È sempre una sorpresa ritrovare questi eserciti, in quanto mi ricordano i bei vecchi tempi in cui le lotte contro Crono sembravano già rappresentare la fine del mondo. Quante altre guerre sono state vissute dai nostri protagonisti da allora!
Il Campo Giove, purtroppo, risultava già devastato dalla precedente guerra. Sono in pochi quelli che si ritrovano a non doversi riprendere dalle ferite sia fisiche che psicologiche.
Apollo, pertanto, per aiutare il più possibile il Campo Giove e tutti i giovani lì presenti mette in sesto un piano piuttosto disperato.
In questo frangente, nonostante “La Tomba del Tiranno” risulti molto meno ricco di azione rispetto a “Il labirinto di fuoco”, ritroviamo anche vecchi personaggi: fra tutti Frank.
Riusciranno i nostri protagonisti a vincere contro l’ultima, sconcertante battaglia che verrà combattuta in “La torre di Nerone”? Quali altri personaggi storici ritorneranno?
E soprattutto… Riusciranno tutti a sopravvivere a questo finale che si prospetta essere tanto epico quanto devastante in senso sia di guerra che per i nostri sentimenti di lettori affezionati al mondo mitologico creato da Rick Riordan?
Non ci resta che attendere e scoprire cosa ci riserverà questo scrittore nel finale di saga.
Voi leggerete subito l’ultimo volume o aspetterete un po’ per non dover mettere un “fine” a questa saga che ci entusiasma da moltissimi anni?
Fatemi sapere, sono molto curiosa!
Un abbraccio,
→Federica.
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