Recensione: "The Instrumentalist" [H. Constable]

 



Recensione: “THE INSTRUMENTALIST — L'ORFANA DI VENEZIA”

[HARRIET CONSTABLE]


                                                                                     

A distanza di un mese dalla pubblicazione mondiale, "The 

Instrumentalist" giunge finalmente anche in Italia con il titolo "L'orfana 

di Venezia". 

 

Andiamo a scoprire insieme la storia di Anna Maria della Pietà:  




Titolo: The Instrumentalist — L'orfana di Venezia
Distribuito da:  Bloomsbury 
Data di uscita: 2024
Genere: fiction storica, narrativa biografica
Autrice: Harriet Constable 
Trama: nata da una giovane prostituta e destinata ad annegare in un fiume, Anna Maria della Pietà è stata tratta in salvo dalla stessa madre che inizialmente voleva mettere fine alla propria vita e a quella della sua neonata. Lasciata alle cura dell'orfanotrofio della Pietà di Venezia, la giovane Anna Maria non conoscerà altra famiglia se non quella costituita da altre orfane come lei e dalle suore e dagli insegnanti privati che se ne prendono cura. 

Le regole all'interno della Pietà sono strette, forse fin troppo, ma vi è un barlume di gioia per Anna Maria: le lezioni di violino, strumento musicale in cui inizierà ad eccellere sempre di più, incantando chiunque la ascolti. 

La strada per divenire Maestro di violino è dura, ma con il sostegno del proprio tutor Antonio Vivaldi, Anna Maria è convinta di poter riuscire nell'impresa.

...È possibile però fidarsi davvero di quell'uomo?


Ho divorato questo libro in pochissimo tempo, concludendolo ben prima della data di fine della "Readalong" a cui ho preso parte perché non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine. 

Seppur abbia trovato l'inizio un po' lento, capitolo dopo capitolo la storia di Anna Maria mi ha stregata quanto bastava per chiedermi costantemente cosa sarebbe accaduto successivamente alla sua vita.

Se dovessi parlare di questo libro senza fare spoiler, direi che è una perfetta esemplificazione di determinazione e perseveranza. Non vi sono difficoltà che tengano agli occhi di Anna Maria  se queste vanno ad intaccare, anche per poco, il suo sogno di essere un Maestro di musica: tutto è risolvibile o, se non lo è, riesce a trovare (seppur con qualche difficoltà perché restia agli aiuti da parte di persone di cui non si fida ciecamente) abbastanza sostegno per proseguire lungo la sua strada. 

Anna Maria non è, tuttavia, un personaggio che amerete costantemente. Gli errori che compie all'interno delle 366 pagine scritte da Harriet Constable non sono talvolta perdonabili: purtroppo, questo personaggio prende la brutta abitudine di scappare quando determinati eventi la spaventano (o semplicemente quando si concentra troppo sulle proprie lezioni di musica), lasciandosi alle spalle le persone che (teoricamente) dovrebbero esserle più care e quando cerca di risolvere, spesso è troppo tardi. 


«I will be remembered. 

My life will mean something.» 


Oltre a questa negatività, c'è da ricordare che questo libro è un lavoro di finzione. Non credo che nella realtà del 1800 una giovane donna avesse così tante libertà (purtroppo), né che la reale Anna Maria potesse correre a chiedere con quasi rabbia, sfidando persone di rango molto più alto del suo, di essere Maestro della Pietà per mere questioni economiche. 

Oltre a questo, la capacità di scrittura dell'autrice è tale da incatenare i lettorÉ™ alle pagine: si 

ride, ci si emoziona, ci si arrabbia costantemente lungo i differenti capitoli di questa storia. 

È stato strano (in positivo) esplorare anche il personaggio di Vivaldi: leggere di lui in un 

romanzo di fiction storica lo ha reso parte della sfera di lettura oltre a quella musicale. È come 

se oltre all'ambito scolastico avessi potuto dargli una caratterizzazione. 


Quest'ultima però manca, talvolta, ai personaggi secondari dell'opera: Paulina e tutte le altre giovani orfane sono spesso messe in secondo piano o rilegate alle scelte sbagliate di Anna Maria di cui ho discusso prima. 


Consiglierei questo libro? Sì. Nonostante le difficoltà incontrate da Anna Maria possano sembrare, durante la lettura, risolte con facilità (o con la sua mera scelta di scappare da esse), la storia risulta interessante nel suo complesso. Avere un piccolo spiraglio all'interno della vita (seppur sotto forma di fiction) di ciò che avveniva alla Pietà del 1800, è stato pazzesco. Credo sia una buona lettura, soprattutto da accompagnare con una buona tisana calda. 


Voi siete appassionatə di musica classica? Quali brani di Vivaldi e di Anna Maria della Pietà preferite? Sono curiosa di sapere le vostre preferenze!

 

Nel frattempo, ringrazio ancora di cuore la Tandem Collective per avermi dato l’occasione di partecipare a questa Readalong. Un grazie anche di cuore a tutti coloro che hanno collaborato, in maniera diretta e indiretta, con loro: la Bloomsbury per la copia del romanzo, l'autrice Harriet Constable per aver scritto questa storia e Jenny e Zuzanna della Tandem per aver gestito al meglio le sfide creative giornaliere!

 

Un abbraccio,

Federica.

 

 

[*GIFTED / Recensione (ovviamente) onesta]

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