Recensione Serie TV: Come uccidono le brave ragazze [D. Wells, H. Jackson]


 Recensione: “A GOOD GIRL’S GUIDE TO MURDER”


[DOLLY WELLS, HOLLY JACKSON]

                                                                                     

Stento a crederci, eppure eccomi qui a pubblicare dopo ben due anni una nuova recensione. E quale miglior modo di ricominciare se non attraverso… 




Titolo: 
A Good Girl’s Guide To Murder
Versione italiana: 
Come uccidono le brave ragazze
Diretta da
Dolly Wells
Data di uscita: 01/07/2024
Genere: mistero, drammatico, giallo, thriller
Episodi: 6 (45 minuti ciascuno)
Adattata da: 
A Good Girl’s Guide To Murder (Libro 1), Holly Jackson

Trama: Ã¨ il 19 aprile 2019 quando una studentessa di nome Andie Bell sparisce nel nulla. Il ragazzo di lei, Sal Singh, si dichiara colpevole del suo omicidio e si toglie la vita. Nonostante le ricerche proseguano ininterrotte, il corpo di Andie non viene mai ritrovato. 

Il caso sembra così risolto e archiviato e la cittadina di Little Kilton cerca di trovare un nuovo equilibrio dopo la perdita della giovane Bell. 

 

Eppure, c’è qualcosa che non quadra. Sal non è mai sembrato il ragazzo capace di far del male a qualcuno, men che meno ucciderlo. E se non fosse come sembra? E se la polizia si fosse sbagliata? 

È qui che entra in scena Pippa Fitz-Amobi, la quale dopo cinque anni dalla chiusura del caso decide di svelare il mistero dietro la morte della coppia per un suo progetto scolastico. 

Riuscirà a risolvere il caso o cadrà anche lei vittima del possibile assassino ancora a piede libero?

 

 

A Good Girl’s Guide To Murder Ã¨ una delle serie televisive più attese dell’anno, soprattutto da tuttÉ™ É™ fan della trilogia dell’autrice britannica Holly Jackson.

 

AGGGTM, al momento distribuito solo per l’emittente inglese BBC Three, che ha preso in carica il progetto sviluppandolo sin dalle sue fasi iniziali, è in arrivo a livello globale su Netflix dal prossimo 1° agosto 2024.

 

Se dovessi descrivere la serie attraverso tre parole, selezionerei le seguenti:

-       Introspettiva

-       Intrigante

-       Lineare 

 

A differenza dell’omonimo libro, primo della trilogia, la serie televisiva ha delle marcate differenze dovute a necessità di trasposizione mediale. Per rendere più dinamica la narrazione degli avvenimenti, come spesso accade, molte scene sono state eliminate a favore di altre e alcune sono state create da zero per dare una prospettiva differente e più dinamica alla storia di Pippa Fitz-Amobi e il caso irrisolto della morte di Andie Bell e Sal Singh.  

 

La serie si rivela essere introspettiva: sono numerose le sequenze in cui la protagonista riflette non solo sul caso, ma sul proprio modo di agire (anche se talvolta le sue azioni possono apparire talmente tanto impulsive da dire “cosa diamine stai combinando, Pip?”). Nel suo raccontare da un punto di vista soggettivo le vicende — sono infatti numerosi i momenti in cui un medesimo flashback del passato di Pip viene mostrato allÉ™ spettatorÉ™ per sottolineare l’importanza che quei minuti hanno avuto nella protagonista per gli eventi che si sono poi susseguiti —, ogni puntata segue linearmente le vicende narrate con maestria da Holly Jackson nel suo volume. 

Numerose scene sono state tagliate, talvolta alcune iconiche sequenze come i guanti floreali di Ravi per l’effrazione a casa Bell, ma gli eventi più importanti ci sono più o meno tutti e i personaggi vengono presentati in maniera giusta: non ci sono grandi cambiamenti caratteriali in loro, quindi per É™ lettorÉ™ appare semplice rivedere sullo schermo i propri Pip, Ravi, Cara o chiunque si sia amato finalmente in carne ed ossa.

Nonostante la linearità della narrazione, però, gli episodi non smettano di intrigare chi li visiona: vi è sempre un dettaglio celato o un cameo (Holly, ti vediamo che spunti in uno degli episodi come comparsa) o una tensione tali da porre subito la domanda “e adesso?”. I luoghi selezionati per le riprese, inoltre, sono pressoché perfetti per questa storia: Axbridge rispecchia meravigliosamente la fittizia Little Kilton dei libri. 

 

 

«I guess that’s what I’m doing, and I was wondering if I could ask you come quest—»
«Oh, wow, I think you should go.» 

 «But…» 
«My brother’s dead.» […]


 

Emma Myers nei panni di Pippa è incredibile. Per essere la sua prima serie televisiva come protagonista indiscussa, in Come uccidono le brave ragazze la giovane dà prova di attorialità da far pensare alla splendida carriera che riuscirà a portare avanti negli anni a seguire. 

Bellissima scoperta anche quella di Zain Iqbal nei panni di Ravi, che in pochi minuti riesce a catturare il cuore di ogni spettatorÉ™ (ammettiamolo, tuttÉ™ vorremmo un Ravi Singh nella nostra vita).

Menzione d’onore anche ad Asha Banks, perfetta Cara Ward in ogni gesto o parola detta e India Lillie Davies e Rahul Pattni per i meravigliosi Andie e Salil che hanno portato sullo schermo: è stato straziante vederli così innamorati (sì, mi riferisco ad una scena in particolare dell’ultimo episodio) e poi ricordarsi della fine che hanno fatto. 

 

 

Consiglierei questa serie? Ho cercato di essere il più breve e concisa possibile per evitare qualsiasi tipo di spoiler, ma credo che il mio parere positivo riguardo la serie si noti anche così. 

Nonostante alcuni cambiamenti che non mi hanno convinta del tutto, per me la serie è un “vi prego, datemi anche la seconda e terza stagione” e un “fatevi un favore e guardatela, è la perfetta serie televisiva che se fosse uscita in autunno avrebbe fatto furore pure per l’aesthetic”. 

Le puntate scorrono bene, solamente in alcuni casi la narrazione sembrava così pesante da desiderare saltare alcune parti. 

In generale però il mistero c’è, un pizzico di romanticismo per i fan di PipRavi pure e soprattutto c’è tanto del libro amatissimo di Holly Jackson. 

 

 

Un abbraccio!

Federica.

 

 

 

 

 

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