RP -- Recensione: "Tenebre e ossa" [L. Bardugo]




RP -- Recensione: “TENEBRE E OSSA”

[LEIGH BARDUGO]


                                                                                     


Buongiorno!

La recensione di oggi riguarda un libro che in moltissimi stavano attendendo con grande ansia, in quanto appartenente alla trilogia prequel dell’amatissimo mondo del Grishaverse… 
Parlo di:




 

 


 


Titolo: Tenebre e ossa.  
Distribuito da: Mondadori.

Data di uscita: 2020.
Genere: fantasy
Scrittore: lLeigh Bardugo



Trama: "Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro". L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore. 

 

 

 

 

 

 

Partiamo dal principio. 
Di cosa tratta “Tenebre e ossa”? 

Questo volume è il primo di una trilogia prequel della famosissima duologia di “Sei di corvi”, la quale ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo.


Il Grishaverse creato dalla Bardugo non si limita infatti a narrare le vicende di Kaz, bensì anche di Alina e Mal, che ritroviamo proprio in “Tenebre e ossa”.


In questo volume la scrittrice narra proprio le vicende di questi due giovani che, dopo aver passato l’infanzia nella dimora del Duca Keramsov in quanto orfani, scoprono di essere protagonisti di situazioni ben più complesse e pericolose di quelle che pensavano avrebbero mai dovuto affrontare nella loro vita. 

 

Difatti, se il personaggio di Mal, giovane carismatico e, amato segretamente da Alina, ci viene presentato come ottimo soldato che riesce a seguire le tracce più flebili, la nostra giovane protagonista si rivela essere tutto ciò che ha sempre guardato con curiosità da lontano: una Grisha, ovvero una persona in grado di manipolare la Piccola Scienza; quella dei Grisha non è dunque di vera magia quella esercitata dai Grisha, ma della capacità di manipolare a proprio piacimento, secondo le proprie attitudini e capacità, ciò che è presente in natura.  

 

Incuriosita notevolmente dalla fama di questa scrittrice, ero entusiasta di leggere questa storia.
Lo ero talmente tanto da riuscire a divorare i primi sei capitoli di “Tenebre e ossa” in neanche metà giornata. 
Portavo con me un sentimento di immensa positività verso le grandi imprese che sarebbero possibilmente accadute in seguito.


Tuttavia, con il passare delle pagine, non sono riuscita a creare alcun legame con nessuno dei personaggi o le vicende: gli eventi mi sono scivolati addosso senza lasciarmi alcuna sensazione particolare. 

Avete presente quando leggete un libro e accade quel qualcosa che vi fa battere il cuore? Poco importa se dall’emozione o dal timore.
Ecco, a me non è accaduto.


Non ho provato grandi sentimenti pressoché per nessuno, forse a volte solo per Mal, per i ricordi che lo riguardano nelle vicende che ha vissuto da ragazzino con Alina, e Baghra, della quale non si sa più nulla (anche se, al momento, sembra implicita la fine ch’ella abbia abbia dovuto affrontare – spero di sbagliarmi, ma chissà.). 

Oltre a questo, ho provato solo un grande fastidio per tutta la durata del libro: esso non è nato solo in relazione  nei confronti dell’Oscuro e di tutti coloro che hanno tramato alle spalle della protagonista, bensì anche nel modo in cui sono stati portati su carta i dialoghi e le situazioni giornaliere che i protagonisti si sono ritrovati a dover affrontare. 

 

Il nodo centrale della trama di questo primo volume è stato spiegato con una semplicità disarmante: ciò è stato un fattore, ai miei occhi, sia positivo che negativo. 

Positivo perché ho potuto comprendere e dedurre presto la realtà dei fatti: chi fosse il reale antagonista della vicenda e come si sarebbe evoluto il tutto; in negativo perché ho trovato una immensa prevedibilità nel modo in cui si svolgono tutti i fatti. 

 

La trama è lineare, forse fin troppo, e al momento non ho ritrovato in queste prime trecento pagine la scintilla che tutti amano di Leigh Bardugo.

Mi aspettavo sicuramente molto di più da questo primo volume della trilogia, ma sono fiduciosa e pressoché sicura che questa scrittrice riserverà delle sorprese nei successivi due volumi. 
Dopotutto, non solo mancano alle mie letture i libri che fanno da continuazione a questo inizio di trilogia, ma anche la duologia che tanto ha fatto entusiasmare le persone. 


Leggerò quidi molto volentieri il seguito, sperando ovviamente nel lieto fine per Mal e Alina.

 




Consiglierei questo libro? Nì. Non ho ancora avuto l’occasione di leggere la duologia principale della Bardugo e dalle ricerche che ho effettuato lo stile presente in questo romanzo è uno stile che deve ancora migliorare, crescere. Quindi, da una parte non consiglierei questo romanzo in quanto piuttosto banale e scontato; d’altro canto però credo possa essere ottimale, ai fini di una lettura complessiva dell’intero Grishaverse, conoscere anche le vicende di Alina, Mal, dell’Oscuro e di tutti i personaggi qui presentati. 


Semplicemente, preparatevi ad una storia piuttosto semplice che sembra avere la premessa per migliorare e divenire, nella duologia principale, un qualcosa che spero sarà indimenticabile.

 

Grazie ancora alla Mondadori per il pdf in anteprima e a Cristina del blog @i.libri.di.cristina per aver creato questo Review Party!

Voi lo acquisterete? Fatemi sapere!

 

Un abbraccio,



Federica.

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