[GIOVANNI CACIOPPO]
Ciao a tutti e benvenuti, finalmente, in una nuova recensione!
Il libro che vi presenterò oggi è il secondo volume di una saga che sto amando davvero tantissimo.
Parlo ovviamente di:
Titolo: Crystallum – La danza dei quattro. Distribuito da: Amazon Data di uscita: 2019. Genere: adolescenti e ragazzi; azione e avventura; fantasy. Autore: Giovanni Cacioppo.
Trama: Sono passati anni dalla loro separazione. Ma il rimorso, la paura, la colpa, sentimenti che fanno ormai parte del passato.
Sentieri pieni d'insidie attendono di essere calpestati. Il tempo della fuga è terminato, adesso è il momento di riprendere in mano il proprio destino. Riparte da qui l'avventura di Cora e dei suoi amici. Ma, ricorda, non tutto è come sembra, non tutto è come viene raccontato e loro, faranno bene a tenerlo a mente. |
Dopo aver letteralmente divorato il primo libro, di cui trovate la
secondo.
avermi onorata nuovamente di una collaborazione per recensire questo suo
splendido libro!
Ma bando alle ciance e cominciamo!
Partendo dal discutere del Worldbuilding, posso affermare con estrema
facilità e grande emozione che le terre descritte dall’autore continuano
ancora a farmi rimanere non solo intimidita (in senso buono, si intende!)
dalla loro grandezza, ma anche estasiata dalla loro maestosità.
Ogni paesaggio e ogni città vengono descritti brillantemente, attraverso
anche le azioni dei personaggi (cosa che amo profondamente, poiché ciò
rende l’assimilazione di tali descrizioni ancora più immediata).
Un esempio può essere il modo in cui vengono fatte presenti al lettore le
locande nelle quali si svolgono alcune scene del romanzo.
Attraverso infatti i movimenti di Cora e i rapporti che egli instaura con gli
altri personaggi (fra cui Salasse, nuova figura all’interno della serie), esse
infatti prendono completamente vita nella mente di ogni, con anche gli
schiamazzi e le chiacchiere rumorose dei locandieri e degli uomini al loro
interno intenti a bere in compagnia.
“Gli uomini barcollavano senza una meta, zuppi delle loro
bevute. Uno di loro prese a urlare contro il cielo stellato,
un altro singhiozzava accasciato sulla parete, mentre il
compare cercava di intavolare un discorso con un palo”
Inoltre, in aggiunta a queste, ho trovato davvero bello il fatto che vengano
descritte le tradizioni delle città: esse non solo le rendono ancora più reali,
ma donano al lettore la possibilità di immergersi completamente in quei luoghi.
Il “torneo dell’Imperatore” (che ho profondamente adorato) ne è un
esempio lampante!
“Il torneo dell’Imperatore fa parte di una celebrazione che
si tiene ogni anno» spiegò Camiel.
«Il Tredicesimo Figlio del Sole si mostra al pubblico
assieme ai suoi Potestà e ringrazia il popolo per la
dedizione dimostrata.
Durante quel giorno ci sono molte giostre e l’evento
principale è sempre stato lo scontro tra i quattro casati»”
Per ciò che riguarda i personaggi, in questo secondo volume di Crystallum
ritroviamo un Cora cresciuto e che riesce ormai a dominare il potere che
lo pervade e di cui ha scoperto l’esistenza solo pochi anni prima.
“I nostri avi hanno sempre pensato che i cristalli avessero
una loro volontà, e il legame con le pietre è alla base della
Voce dell’Anima.”
Gli eventi de “La danza dei quattro” hanno il loro svolgimento, infatti,
qualche anno dopo gli avvenimenti narrati nel primo volume.
Così come Cora, anche gli altri protagonisti hanno avuto una loro crescita:
fra tutti, ad esempio, Camiel (divenuto ormai Signore di Farendal anche
nei modi di porsi — seppur resta comunque traccia del rapporto oserei
dire fraterno che aveva instaurato con Cora anni prima) ed Elidana (la
quale risulta essere ora una abilissima guerriera).
“Lei lo spinse via e gli affondò l’indice nel petto. «Ho
deciso di diventare una guerriera proprio per non dover
assistere più a questo genere di conversazione”.
Oltre ai personaggi già conosciuti, ne sono presenti di nuovi in questo
secondo capitolo.
Oltre a Salasse, nominato poco prima, altri personaggi che prendono
infatti piede nelle vicende sono ad esempio Gherial (rivale di Cora in
quanto egli si è molto avvicinato ad Elidana durante l’assenza del nostro
protagonista) e Tahò Tin Elarin, fratello minore di Camiel. Per non parlare
dei misteriosi Sabbia, Erba, Zolla…
Il libro è un meraviglioso crescendo: la trama si infittisce e si rende più intrigante pagina dopo pagina, mettendo il lettore nelle condizioni di non riuscire, spesso e volentieri, a staccare gli occhi dalle pagine. La tensione cresce, sino a giungere ad un finale che lascia il lettore desiderare di avere già tra le mani il romanzo successivo.
La narrazione, inoltre, risulta essere davvero perfetta: come per il primo libro, ho apprezzato davvero tanto sia le descrizioni di ciò che Cora vede intorno a sé (dirette ed esaustive in poche righe, esse sono in grado di far giungere alla mia mente tutto ciò di cui si parla e fa riferimento con grande facilità) sia i dialoghi.
A livello estetico, infine, la copertina è sempre una garanzia: tanto particolare quanto semplice, riesce a catturarmi ancora per i suoi colori e per il simbolo che viene posto al centro.
Ho anche apprezzato le mappe dei luoghi all’inizio del romanzo; mi sono state davvero utili per ritornare nuovamente, con grande semplicità, ai luoghi di cui si era parlato e in cui si erano svolti innumerevoli avvenimenti nel libro precedente.
La narrazione, inoltre, risulta essere davvero perfetta: come per il primo libro, ho apprezzato davvero tanto sia le descrizioni di ciò che Cora vede intorno a sé (dirette ed esaustive in poche righe, esse sono in grado di far giungere alla mia mente tutto ciò di cui si parla e fa riferimento con grande facilità) sia i dialoghi.
A livello estetico, infine, la copertina è sempre una garanzia: tanto particolare quanto semplice, riesce a catturarmi ancora per i suoi colori e per il simbolo che viene posto al centro.
Ho anche apprezzato le mappe dei luoghi all’inizio del romanzo; mi sono state davvero utili per ritornare nuovamente, con grande semplicità, ai luoghi di cui si era parlato e in cui si erano svolti innumerevoli avvenimenti nel libro precedente.
“Sole, Stella e Luna. Noi, lasciati ad adempiere le sue volontà, siamo grati dei suoi doni. Così nasce una nuova vita.”
Dunque, anche questa volta, alla domanda “consiglierei questo libro?”
rispondo energeticamente con un sí deciso.
“La danza dei Quattro” rappresenta tutto ciò che cerco in un romanzo di
questo genere.
Azione, elementi fantastici, avventura e un pizzico di tenerezza sono qui
Azione, elementi fantastici, avventura e un pizzico di tenerezza sono qui
presentati al lettore in modo davvero perfetto.
Non vedo l’ora di leggere il terzo libro di questa splendida saga!
Grazie ancora di cuore a Giovanni Cacioppo (di cui invito a visitare la
pagina Instagram @crystallumsaga) per avermi permesso di leggere e
recensire il suo romanzo!
È davvero un piacere e un onore collaborare nuovamente.
E grazie anche a voi per aver letto questa nuova recensione!
A presto,
→Federica.
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