Review Tour: SLENDERMAN
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Salve a tutti e benvenuti in una nuova recensione!
Oggi vi presento un libro perfetto per queste giornate che ci avvicinano ad Halloween… Eccovi dunque:
Titolo: Slender Man Distribuito da: HarperCollins Data di uscita: 2019 Genere: horror Autrice: //
Trama: Lauren Bailey è scomparsa. Mentre i suoi amici si disperano e la polizia la cerca freneticamente, Matt Barker, suo compagno nella scuola più esclusiva della città , comincia a sognare alberi minacciosi, cieli in tempesta e qualcosa di oscuro che si avvicina sempre di più. Una figura terrificante, alta, con lunghe braccia, si fa largo nel confine fra realtà e incubo. Un confine che giorno dopo giorno si fa sempre più sottile, fino a scomparire… La leggenda urbana di Slender Man, nata dai sussurri della rete, ha ispirato questa storia inquietante e piena di suspense, che in un crescendo di tensione porterà il lettore a trovarsi a faccia a faccia con la figura mostruosa, senza faccia e dalle braccia e gambe lunghissime, che fa scomparire le persone dopo aver funestato i loro sogni.
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Slenderman è il nuovissimo romanzo pubblicato dalla HarperCollins, che ringrazio calorosamente per avermi spedito una copia del libro per permettermi di recensirlo!
Relativo al famoso personaggio originariamente nato come protagonista della creepypasta del 2009 di Eric Knudsen (conosciuto anche con lo pseudonimo di “Victor Surge”), Slenderman narra le vicende di Matt Barker e di Lauren Bailey, la quale, durante un’uscita notturna, scompare nel nulla.
“Hai saputo?”
“Saputo cosa?”
[…]
“Si tratta di Lauren.”
Sin dalla primissima pagina salta subito all’occhio del lettore la peculiarità del libro: non si tratta difatti di una semplice storia, ma di un insieme di documenti, di chat, di trascrizione di interrogatori svolti dalla polizia in relazione alla scomparsa di Lauren e di registrazioni al quale solo in rari casi si aggiunge, di volta in volta, una parte di un racconto ambientato nel passato.
Il prologo di quest’ultimo è stato scritto dalla voce narrante principale, Matt Marker, ed è apparentemente frutto di finzione; in realtà , andando avanti nella lettura, si scopre che esso ha dei reali e quasi impercettibili collegamenti con la realtà nella quale il ragazzo vive.
Ulteriore nota che reca inquietudine al giovane è che le parti successive del racconto appaiono di volta in volta nel suo computer senza che egli le abbia realmente scritte, come se in realtà fossero una sorta di avvertimento riguardo un pericolo imminente.
Ulteriore nota che reca inquietudine al giovane è che le parti successive del racconto appaiono di volta in volta nel suo computer senza che egli le abbia realmente scritte, come se in realtà fossero una sorta di avvertimento riguardo un pericolo imminente.
“Hai presente quegli incubi in cui tutto sembra
normalissimo? In cui ti trovi in un posto che riconosci e
non c’è niente che non vada, come se tutto fosse
esattamente identico a quando sei sveglio? E quindi non
puoi mai essere sicuro che stai sognando e nemmeno che
non sei sveglio?
Trattandosi di una serie di testimonianze e documentazioni molto differenti fra loro, risulta inizialmente difficile al lettore comprendere il reale spessore delle vicende fino a quando, arrivati circa a metà lettura, egli si ritrova a vivere nello stesso turbine di incertezza nel quale si ritrova Matt.
Attraverso la trascrizione delle sue registrazioni, dei post da egli pubblicati online e dalle annotazioni scritte nel suo diario personale, si comprende al meglio la sua persona e lo stato di inquietudine nel quale egli si ritrova a dover vivere.
Attraverso la trascrizione delle sue registrazioni, dei post da egli pubblicati online e dalle annotazioni scritte nel suo diario personale, si comprende al meglio la sua persona e lo stato di inquietudine nel quale egli si ritrova a dover vivere.
Matt infatti non è solo una persona molto introversa che analizza le situazioni che lo riguardano, ma si ritrova purtroppo a dover affrontare innumerevoli incubi che lo tengono sveglio la notte o che lo fanno svegliare urlando dal terrore senza che egli abbia la possibilità di riconoscere il motivo dietro al quale nascano le sue paure: la sua unica e terrificante certezza è che qualcuno lo osserva.
È reale.
È successo per davvero.
E non è ancora finita.”
Non è solo di Matt però a cui lo scrittore si dedica: attraverso degli screen che concernono la chat di gruppo della classe dei due protagonisti e della trascrizione degli interrogatori dei loro compagni di classe, viene alla luce il differente carattere di ognuno dei ragazzi che fanno parte, in modo più o meno importante, della vita dei due.
Inoltre, l’autore si premura di mettere in luce (seppur in modo alquanto implicito e senza mai rendere tale presenza una critica diretta) aspetti negativi della società , quali il postare continuamente online tutto ciò che riguarda la propria vita personale o il modo in cui i giornalisti si ritrovano a creare articoli (talvolta anche poco etici) riguardo determinate situazioni di cronaca.
Ulteriori note intriganti sono sicuramente il modo in cui lo Slender viene presentato e immesso nella storia e il modo in cui le vicende vengono pertanto narrate.
Nel primo caso egli appare in maniera piuttosto rara e mai in modo diretto; le sue brevi apparizioni, di cui si tratta spesso solo di mere sensazioni di essere osservati, appaiono come un’ombra che più che dirigersi velocemente verso la propria preda la studia prima di inghiottirla totalmente.
Nel secondo caso, ovvero parlando dello stile di scrittura, si può affermare che trattandosi principalmente di trascrizioni, audio e chat, il linguaggio utilizzato è molto informale e talvolta sono presenti parolacce;
l’autore è tuttavia riuscito ad equilibrare perfettamente il tutto senza rendere questo stile di narrazione esagerato o fastidioso. Al contrario, il modo di esprimersi dei giovani dona ulteriore sensazione di veridicità alla vicenda.
Nel primo caso egli appare in maniera piuttosto rara e mai in modo diretto; le sue brevi apparizioni, di cui si tratta spesso solo di mere sensazioni di essere osservati, appaiono come un’ombra che più che dirigersi velocemente verso la propria preda la studia prima di inghiottirla totalmente.
Nel secondo caso, ovvero parlando dello stile di scrittura, si può affermare che trattandosi principalmente di trascrizioni, audio e chat, il linguaggio utilizzato è molto informale e talvolta sono presenti parolacce;
l’autore è tuttavia riuscito ad equilibrare perfettamente il tutto senza rendere questo stile di narrazione esagerato o fastidioso. Al contrario, il modo di esprimersi dei giovani dona ulteriore sensazione di veridicità alla vicenda.
Consiglierei questo libro? Direi proprio di sì, anche se credo proprio che coloro che cercano un thriller/mystery/horror possano inizialmente non comprendere appieno lo spessore di questa storia a causa del modo molto lento con il quale si svolge l’intera vicenda: tutto avviene infatti per gradi e non è presente alcun cliffhanger, seppur alcune descrizioni riescano a far rabbrividire per via del modo realistico con il quale esse vengono poste.
Ancora grazie di cuore alla HarperCollins per questa collaborazione!
[Copia fornita da HARPERCOLLINS]
Grazie inoltre a voi per aver letto questa mia nuova recensione!
Un caro saluto,
→Federica.
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