Recensione: LA ROSA BIANCA DI SERPENTE: L’INIZIO DELLA MALEDIZIONE
[GRETA GUERRIERI]
Buongiorno e benvenuti (finalmente) in una nuova recensione!
Grazie ad una collaborazione con la splendida Greta Guerrieri (su Instagram @greta.guerrieri), ho avuto il piacere di leggere il suo romanzo. Grazie di cuore!
Oggi vi presento dunque:
Titolo: La rosa bianca di serpente: l’inizio della maledizione. Distribuito da: Amazon Data di uscita: 2019 Genere: fantasy. Autrice: Greta Guerrieri
Trama: Lais è apparentemente un adolescente come gli altri, se non fosse che è orfano, ha costanti incubi e vive da solo in una catapecchia. Ha sempre cercato di passare inosservato, essendo un tipo solitario, ma i suoi brillanti e magnetici occhi dorati glielo impediscono. Stufo della monotonia abituale del suo villaggio e costretto a vivere in una situazione di povertà , decide una notte di mettersi in viaggio, per cambiare le sorti del suo futuro. Poco prima della sua partenza, la sua tutrice, gli regala una strana e curiosa collana, un oggetto dal quale Lais si sente totalmente rapito e dipendente. Incontrerà Etka, una ragazza a lui sconosciuta, con due bellissimi occhi viola, solare e allegra, con la parlantina facile e tempestante di domande, con cui si ritroverà più di una volta incastrato nelle stesse dinamiche. Confusi e pieni di domande, i due adolescenti decidono di mettersi in viaggio insieme, alla ricerca di risposte alle stranezze in cui saranno coinvolti.
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“La rosa bianca di serpente: l’inizio della maledizione” è un romanzo fantasy che, una volta iniziato, risulta davvero difficoltoso mettere da parte.
(Immaginate la mia tristezza quando, in queste settimane, ho dovuto abbandonare la lettura e il blog a causa di forze maggiori: è stata un’agonia bella e buona.)
Protagonista sin dalle prime pagine della narrazione è Lais, un adolescente apparentemente come gli altri (seppur molto schivo e introverso) che in realtà nasconde sotto l’immancabile cappuccio della sua felpa degli splendidi occhi dorati.
Gli occhi non sono però la sua unica peculiarità : al collo porta sempre con sé una collana apparentemente normale che però cela, secondo lui, qualche segreto.
Gli occhi non sono però la sua unica peculiarità : al collo porta sempre con sé una collana apparentemente normale che però cela, secondo lui, qualche segreto.
“I suoi occhi dorati, oltre aa pericolo e rabbia,
trasmettevano anche tanta sofferenza e malinconia. Un
peso esagerato, per qualcuno della sua età .”
Determinato pertanto a scoprire quali misteri possano celarsi dietro essa, Lais parte per un viaggio e giunge in un villaggio in cui, a seguito di alcune situazioni inizialmente poco piacevoli, finisce per scontrarsi con Etka, una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri e dagli occhi viola.
Anche lei come lui indossa qualcosa di peculiare: nel suo caso si tratta di un bracciale al cui interno è conservata una rosa che non appassisce.
Anche lei come lui indossa qualcosa di peculiare: nel suo caso si tratta di un bracciale al cui interno è conservata una rosa che non appassisce.
Nello scontro, per lo sgomento di entrambi, qualcosa accade ai loro “amuleti”: i due ragazzi, determinati a scoprire la verità che riguarda essi e non solo, decidono pertanto di partire insieme.
…Riusciranno a trovare le risposte che cercano?
Con una trama davvero intrigante ed uno stile di scrittura che da tanto semplice viene in alcuni punti reso più forbito grazie all’utilizzo di parole non sempre di uso quotidiano, Greta Guerrieri dona al lettore un intreccio entusiasmante che, nonostante gli innumerevoli avvenimenti e il fatto che il narratore varia di capitolo in capitolo, è chiaro ed appassionante.
“Non sarebbe mai riuscita a vivere con il rimorso che
qualcosa di importante le stava scivolando via da sotto il
naso.”
“La rosa bianca di serpente: l’inizio della maledizione” presenta infatti, oltre ai numerosi “io-narratori”, altrettante situazioni, ambientazioni e personaggi:
non per questo però la lettura risulta confusionaria.
non per questo però la lettura risulta confusionaria.
Grazie infatti alle descrizioni che variano dall’essere alcune veloci ed istintive ad altre più articolate (ed è per via di queste che talvolta la lettura sembri andare un po’ a rilento) e al modo in cui determinati eventi vengono narrati, il mondo creato dell’autrice prende mano a mano vita con chiarezza nella mente del lettore.
Allo stesso modo, la presenza di numerosi personaggi (fra cui i medesimi Lais ed Etka affiancati dai co-protagonisti Wolk e Jul e dai secondari Irkl, fratello di Jul, Kirse e i genitori di Etka) rende le vicende narrate dinamiche.
Ogni personaggio assume ai fini della trama un compito ben preciso e nulla viene lasciato al caso; ognuno di essi, inoltre, ha un percorso di crescita interiore che lo rende reale.
Non sarà infatti raro leggere delle difficoltà nel riuscire a comprendere gli altri, delle insicurezze che risiedono nei cuori degli adolescenti protagonisti delle vicende o della loro determinazione nel riuscire ad avere in ciò che più desiderano, né sarà raro trovare la presenza degli adulti che proveranno a proteggere i propri figli fino a quanto sarà loro possibile.
Non sarà infatti raro leggere delle difficoltà nel riuscire a comprendere gli altri, delle insicurezze che risiedono nei cuori degli adolescenti protagonisti delle vicende o della loro determinazione nel riuscire ad avere in ciò che più desiderano, né sarà raro trovare la presenza degli adulti che proveranno a proteggere i propri figli fino a quanto sarà loro possibile.
“Un giorno l’avrebbe conquistata.
Fosse stata l’ultima cosa che faceva.”
Greta Guerrieri riesce dunque, attraverso uno splendido lavoro relativo alla cura dei dettagli che riguardano tutto ciò che viene descritto nelle pagine del suo libro, a rendere la storia un perfetto puzzle a cui tutto, in un modo o nell’altro, trova (o troverà , visto il finale aperto) risposta.
Ulteriore nota a favore è sicuramente la cura con cui questo libro è stato editato e presentato: grazie alle illustrazioni degli “amuleti” dei protagonisti presenti nella copertina e al gioco di sguardi dei due ragazzi sul retro, Etka e Lais ci vengono presentati in maniera tanto istintiva quando bella sin dal primo momento in cui prendiamo in mano il libro.
Consiglierei questo libro? Come si sarà già percepito dalla mia recensione, per me è davvero un sì. Ho apprezzato davvero tutto di esso, a partire dalla trama e dallo svolgersi di questo fino alle caratterizzazioni dei personaggi e al progetto grafico.
“Anche la calma più totale dopo alcune conseguenze
può diventare apparente.”
Ancora grazie di cuore a Greta per la collaborazione e per avermi spedito una copia del suo romanzo, la terrò con cura nella mia libreria!
Grazie inoltre a voi per aver letto questa mia nuova recensione!
Un abbraccio,
→Federica.
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