Buon anno a tutti voi, viaggiatori!
Sarò diretta: il 2019 non è stato un anno facile, affatto.
Per la maggior parte di quei 365 giorni ho sperato che determinate cose non andassero nel certo qual modo in cui sono in realtà avvenute e ho anche perso un po’ della mia tipica positività e spensieratezza che tanto mi caratterizza.
Tutto questo però, solamente fino al momento in cui ho lasciato che tali eventi negativi prendessero il sopravvento su di me facendomi dimenticare le piccole cose (positive!) che riuscivano a migliorare passo dopo passo le mie giornate.
A poco a poco ho capito che è inevitabile che le cose brutte accadano nella quotidianità: è la vita; ci sono alti, sì, ma ci sono anche bassi che vanno affrontati a testa alta anche quando si pensa che non ci si possa riuscire.
A poco a poco ho capito il mio valore di persona e che se qualcosa (o qualcuno) non fa per me, allora è meglio lasciar andare che tentare per la milionesima volta si sistemare quel qualcosa (o quel rapporto con quel qualcuno) che non va più già da tanto.
A poco a poco ho capito il mio valore di persona e che se qualcosa (o qualcuno) non fa per me, allora è meglio lasciar andare che tentare per la milionesima volta si sistemare quel qualcosa (o quel rapporto con quel qualcuno) che non va più già da tanto.
A poco a poco ho però anche capito che certi rapporti non vanno abbandonati solo perché non è un buon periodo per me: ho capito che non devo isolarmi e grazie a questo ho ritrovato le mie amiche di sempre e non posso che esserne onorata.
A poco a poco ho cominciato a vedere di nuovo le cose positive che mi circondavano.
Mi sono ricordata di avere accanto delle persone splendide e che nonostante tutto qualcosa di carino l’ho fatta pure io, in primis (oltre a ritrovare le amicizie e i rapporti che avevo quasi perduto nel tempo) una quasi-pubblicazione del mio libro (di cui sto già ampliando la trama e l’intera storia per renderlo ancora più degno di essere letto e bello).
Ho ricominciato a riacquisire quella spensieratezza che tanto mi rattristiva aver perso.
Ho ricominciato a dare ciò che credevo che fosse il meglio di me per vivere ogni giorno in maniera non tanto ottimale, ma in un modo che mi rendesse felice.
Ho ricominciato ad essere la me stessa che avevo un po’ perso strada facendo e ora non credo proprio che la abbandonerò più a sé stessa.
Non ho buoni propositi per questo 2020 e nuovo decennio, se non quello di vivere giorno dopo giorno, vivere davvero.
Spero che possano esservi tante di quelle cose belle da perderci il conto e che qualora avvenissero altre cose brutte, di avere sempre la forza di non mollare mai, riuscendo alla fine, a ritrovare sempre la tranquillità e la felicità.
Quindi!
Buon 2020 e buon decennio, viaggiatori;
ricordatevi sempre che se le cose belle accadono è prima di tutto grazie a voi stessi, che vi mettete in condizione di accoglierle a braccia aperte guardando il mondo con una prospettiva positiva e che lavorate duramente per farle accadere.
Ricordatevi che la vita è un’avventura e come tale va vissuta appieno in tutta la sua bellezza (e talvolta in tutte le sue difficoltà).
Ricordatevi delle vostre passioni, dei vostri sogni e lottate per questi anche quando qualcuno vi dirà che “non ne vale la pena”.
Ricordatevi inoltre la cosa più importante: ognuno di voi ha un valore immenso.
Fate in modo che nessuno possa mai svalutarvi o trattarvi in un modo che non meritate.
Fate in modo che nessuno possa mai svalutarvi o trattarvi in un modo che non meritate.
Un abbraccio,
Federica.
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