Recensione: “SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE”
[KERRI MANISCALCO]
Buongiorno viaggiatori!
Oggi vi parlo del primo libro di una saga che sto amando: parlo di “Sulle tracce di Jack lo Squartatore”, di Kerri Maniscalco.
Questa serie di volumi è disponibile in Italia grazie alla OscarVault, che ringrazio calorosamente per avermi fornito questo primo volume (e non solo) nella versione ebook prima della data di uscita.
Siete fantastici, davvero!
Trama: È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità , in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.
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Partiamo dal presupposto che ero intenzionata a leggere la serie di libri scritta da Kerri Maniscalco già da un bel po’ di mesi quando la OscarVault ha annunciato l’uscita in italiano: è stata quindi una splendida sorpresa per me avere la possibilità di godermi appieno questa saga nella traduzione di Maura Dalai (e per di più in anteprima, per potervene parlare oggi, 15 settembre 2020, giorno di uscita dei primi tre volumi – di cui trovate la recensione di ciascuno proprio qui sul mio blog!).
Il primo volume della Maniscalco è ambientato a Londra, in particolare modo nel periodo in cui un noto (purtroppo) assassino seriale appare e il cui mistero continua a suscitare grande terrore: Jack lo Squartatore.
L’ambientazione è pertanto intrisa di mistero, paura e fascino: la Londra vittoriana con i suoi vicoli e intrighi si svela pagina dopo pagina al lettore, facendo da sfondo alle vicende che vedono come protagonista principale Audrey Rose Wadsworth e tale Mister Thomas Cresswell come suo co-protagonista.
La donna che ci viene presentata da Kerri Maniscalco (perché questo è Audrey Rose ai miei occhi in questo volume: nonostante la sua giovane età , diciassette anni, una giovane donna sicura di sé e del percorso che è intenzionata a seguire) ambisce a diventare un medico forense seguendo le orme dello zio, Jonathan Wadsworth, del quale fa da assistente in gran segreto.
La Londra vittoriana non vede infatti di buon occhio tale mestiere; oltretutto, risulta scandaloso agli occhi della maggior parte della società , che una giovane donna di nobili natali possa condurre una vita tanto ignobile “sporcandosi” le mani in un mestiere che nessuna donna dovrebbe mai compiere.
L’alta società vittoriana si aspetta dunque che Audrey Rose Wadsworth, come il resto delle donne, rimanga nella sua dimora in attività più consone, quali il cucito e il divenire un’ottima padrona di casa.
Tutto ciò va contro ogni desiderio della giovane, la quale, nel corso del libro, nonostante ammetta di amare come molte ragazze la moda e i pomeriggi con la cugina Liza, desidera entrare pienamente nel campo della medicina legale. È proprio grazie allo zio, citato poco prima, che ella riesca a partecipare di nascosto a qualcuna delle sue lezioni e a compiere le sue prime autopsie. Inoltre, è grazie al tempo passato nel laboratorio dello zio che ella incontra Thomas Cresswell, giovane uomo e allievo del dott. Wadsworth che sarà suo compagno di viaggio per tutti i libri di questa serie.
Thomas Cresswell, proprio come Audrey Rose, è un personaggio determinato e astuto. È sfrontato e non riesce a non stuzzicare con qualche battuta Audrey Rose, della quale inizia a provare un debole.
Thomas è inoltre dotato di una capacità deduttiva sensazionale, che gli permette di fare ragionamenti incredibili in pochissimo tempo.
A differenza di Audrey Rose, la quale si lascia più sopraffare dalle emozioni e dall’incoscienza (che la portano talvolta a tesi errate e a cacciarsi nei guai), risulta più razionale.
Una bella parentesi riguardo tale personaggio viene aperta a fine volume: infatti, conclusasi la storia principale, sono presenti, alla fine del libro, dei capitoli dedicati al suo punto di vista; li ho molto apprezzati, anche perché è stato un primo e reale approccio al suo modo di riflettere e di vivere le vicende dei primi capitoli de “Sulle tracce di Jack lo Squartatore” attraverso i suoi occhi.
La relazione che si instaura tra i due nel corso di queste pagine è frizzante, dinamica e molto piacevole. Seppur potrebbe apparire piuttosto banale a coloro che magari apprezzano più il lato mystery del romanzo che il legame che si instaura tra i personaggi (soprattutto a livello romantico), credo che in questo primo volume i loro comportamenti (non esagerati) non dovrebbero annoiare qualsiasi tipo di lettore.
Altre note da fare su tale romanzo sono sicuramente i cenni storici presentati nelle pagine: come scrive anche Kerri Maniscalco nelle note d’autore a fine volume, non tutti i dettagli storici presenti nella trama sono veritieri; talvolta essi sono stati modificati per rendere la storia più lineare. Ciò porta ad un ottimo mix, a mio parere, di dettagli veritieri e di finzione.
Ho molto apprezzato questa nota da parte dell’autrice, perché fa comprendere quanto lavoro ci sia dietro alla trama e quanto interesse ella abbia avuto circa la vera storia che ella ha poi reso in questo primo volume.
Di questo libro avrei però apprezzato di più un maggiore spessore dedicato alla figura di Audrey Rose in quanto una delle prime donne a sfidare la cultura vittoriana e a ribellarsi agli stereotipi di genere.
Consiglierei questo libro? Assolutamente sì, l’ho amato (e divorato). È entrato nella mia top10 di serie preferite e non vedo l’ora di ricevere le copie cartacee.
A chi ha il timore che questa storia possa risultare troppo banale, dico che sì, sono presenti descrizioni di autopsie e dei corpi ritrovati, ma nulla di troppo macabro (almeno per me).
Geniale anche la scelta di mettere delle foto (talvolta alquanto inquietanti, questo sì) tra alcuni capitoli ed altri; inoltre, bellissimi i dettagli grafici presenti all’inizio di ogni capitolo e meravigliose le sovraccoperte, che nascondono dietro un mini-poster dell’immagine presente in primo piano.
Grazie ancora alla OscarVault per avermi permesso di leggere questo primo volume!
Voi lo acquisterete? Fatemi sapere!
Un abbraccio,
→Federica.
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