Recensione: "L'amore non è mai una cosa semplice." [A.Premoli]



Recensione:L’AMORE NON È MAI UNA COSA SEMPLICE 

[A. PREMOLI]




Ehilà, ecco inaugurata la sezione “recensioni” del blog! 
Il libro su cui ho deciso di scrivere oggi è: 





Titolo: L'amore non è mai una cosa semplice
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 19 novembre 2015
Genere: New Adult
Dove acquistarlo:  Amazon — IBS
Trama in poche frasi: Lavinia studia economia alla Bocconi. Sebastiano invece ingegneria al Politecnico. Si conoscono ed è odio a prima vista. Ma per superare un esame saranno costretti a collaborare…



Edito dalla Newton Compton, in questa storia si narrano le vicende di Lavinia Sebastiano, due giovani italiani che, per chi ha già letto in precedenza altri romanzi della Premoli, risultano essere una novità sia per i luoghi in cui si muovono che per l'età relativamente inferiore rispetto agli altri personaggi da lei creati. 

L’incipit è lineare, ma diretto: con poche pagine la Premoli riesce a mettere subito in evidenza il non-carattere di Lavinia Ferrari, protagonista della storia: Lavinia si presenta come una diciottenne indecisa su tutto ciò che riguarda sé stessa e la sua vita e che si lascia perennemente trascinare dalle idee dei suoi genitori pur di  non deludere i loro desideri. 
Nonostante la ragazza avesse infatti precedentemente pensato ad una possibile carriera da insegnante, viene presto convinta da essi a iscriversi alla facoltà di Economia della Bocconi.
Il personaggio che viene presentato risulta essere estraneo alla sua vita: è un personaggio che deve maturare, in un certo senso quasi “trasformarsi”.
È per tal motivo che, detto sinceramente, inizialmente ero timorosa di voler davvero continuare la lettura: non riuscivo a percepire la tipica spigliatezza ed ironia dello stile dell’autrice, né riuscivo a capacitarmi come potesse evolversi una storia partendo da un personaggio che non aveva spina dorsale.

Insomma, ero piuttosto annoiata.


Non appena conclusa la lettura delle prime pagine però, sono stata catapultata nella “vera storia”. Con un salto temporale di ben quattro anni e nove mesi, i lettori si ritrovano “immersi” nell’oramai quinto anno di studi di Lavinia alla Bocconi.
La Premoli decide infatti di narrare subito l’esatto momento in cui la ragazza viene coinvolta in un atipico progetto (il quale sarà, in un certo senso, il filo conduttore dell’intero romanzo): fare squadra con degli ingegneri informatici del Politecnico, allo scopo di far abituare gli studenti di entrambe le università a relazionarsi con realtà differenti da quelle da loro rispettivamente conosciute.
Lavinia si ritrova così a dover far coppia con uno studente piuttosto taciturno e che le appare subito come una persona sgarbata: Sebastiano Marconi.
Sebastiano, presentato così ai lettori con l’incontro dai riscontri poco positivi con la protagonista, è il co-protagonista di questa storia e un ragazzo che non intende affatto collaborare con lei. Ritrovandosi così alle strette, Lavinia ricorre ad ogni mezzo pur di convincere il ragazzo dal carattere difficile a collaborare, finendo per mostrargli quasi immediatamente il suo vero carattere (nascosto sotto strati di sorrisi finti perfezionati nel tempo per riuscire ad essere apprezzata da tutti). Sebastiano si ritrova dunque ad accettare (seppur controvoglia) di partecipare al progetto in questione.
Costretti pertanto a frequentarsi per riuscire a conquistare i 4 crediti universitari promessi dal professore, i due ragazzi imparano a conoscersi e a creare fra di loro un equilibrio abbastanza instabile (dovuto ai loro caratteri totalmente opposti) che permette loro di avere una quasi serena collaborazione.


Forse è proprio questo il problema: l’anomalo rapporto 
tra Seb e me sta funzionando piuttosto bene, il progetto pure 
e ho paura che portandolo nel mio mondo finirei per inquinare
l’equilibrio raggiunto con tanta fatica. 



Come quasi sempre accade negli young adult, anche qui la legge dell’attrazione fra gli opposti è presente e viene portata al suo compimento. Sebbene ciò possa apparire banale ad un primo sguardo, la Premoli non delude affatto il lettore: la storia d’amore presente nel romanzo viene giocata tutta dal non volersi dare mai per vinti dei due protagonisti e dalla forte attrazione che scorre fra i due.
Ciò che ho apprezzato maggiormente in questo romanzo non è solo il lato romantico dell’intera vicenda, ma anche il modo secondo il quale Lav e Seb, mettendo a stretto contatto i mondi totalmente differenti dei loro caratteri (“geek”e chiuso in sé stesso lui ed istintiva e logorroica lei), riescono a trovare punti di incontro, a migliorarsi a vicenda.
Ciò che ho apprezzato di più è stata dunque la crescita, seppur quasi implicita e subdola ad una lettura svelta, dei personaggi. 


Mi piace pensare che stiamo prendendo il meglio l’uno
 dell’altra e che stiamo diventando persone migliori quasi
 per osmosi, a forza di stare insieme.

Inutile dire che a fine romanzo non tutti i loro difetti non siano stati resi nulli, sarebbe stato un qualcosa di utopico; la Premoli invece si premura di mantenere un contatto perenne con la realtà, a partire proprio dai caratteri e dalle azioni (talvolta avventate) dei personaggi presenti in questo romanzo. L’unica nota che mi sento di dire a riguardo è che ho trovato il finale un po’ troppo zuccheroso e alquanto sbrigativo (di cui non dirò altro per evitare di fare spoiler).


È comunque ovvio che questo romanzo sia costruito sui soliti cliché, così come è ovvio che sia una lettura leggera.



Che dire, per oggi è tutto! 
Alla prossima,

Federica.

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