Recensione: "Agatha All Along" [J. Schaeffer]

 




Recensione: “AGATHA ALL ALONG”

[JAC SCHAEFFER]


                                                                                     

Halloween sarĂ  anche terminato, ma la Strada delle Streghe potrebbe ancora essere aperta… forse. 




TitoloAgatha All Along
Distribuito daDisney+
Data di uscita:  18 settembre 2024 – 31 ottobre 2024
Genere: commedia drammatica, fantasy
Numero di puntate: 9

Trama: L’autrice Susanna Tamaro, in questo saggio, ricrea una cronistoria della sua vita attraverso gli amici a quattro zampe che l’hanno accompagnata negli anni. 

 

Agatha All Along Ă¨ l’esempio lampante che si puĂ² usare poco budget (per la Marvel si intende, se avessi io quella cifretta sarei felice a vita) e creare con esso un prodotto pazzesco perchĂ© si è puntato su ciĂ² che conta davvero: una buona scrittura, una buona capacitĂ  di realizzazione degli effetti speciali e un buon cast. 

 

La miniserie televisiva ideata da Jac Schaeffer basata sul personaggio di Agatha Harkness, giĂ  conosciuto in Wandavision, apre le porte ai fan marveliani alle streghe e alla magia. 

Se Agatha All Along Ă¨ stata recepita inizialmente come un qualcosa di non necessario che distraeva dai progetti Marvel realmente importanti, nel corso della messa in onda delle differenti puntate che la compongono l’opinione comune è andata modificandosi sempre di piĂ¹, fino a renderla uno dei risultati meglio riusciti degli ultimi anni insieme alle ulteriori serie televisive Wandavision, giĂ  citata pocanzi, e Loki. 

Sulla carta Agatha Harkness non sembra un cattivo pazzesco: di lei si conosce poco anche nei fumetti e rispetto ad altri antagonisti non sembra avere un obiettivo catastrofico. Eppure è questo che la rende un personaggio così attrattivo e interessante. Se nel primo episodio della miniserie ritroviamo Agatha – ancora nei panni di Agnes – imprigionata nell’incantesimo di Scarlet Witch, nel corso degli episodi impariamo a conoscere sempre piĂ¹ il carattere spigliato e le mille sfaccettature di questa strega, che ritorna ad essere sĂ© stessa grazie all’apparizione di una agente dell’FBI di nome Rio (Aubrey Plaza) e un adolescente (Joe Locke) che cerca di sottrarle un oggetto a lei prezioso. I due, tramite le loro parole e le loro azioni, permettono ad Agatha di comprendere chi lei sia davvero e di sottrarsi all’incanto di Wanda di cui era oggetto.

Il problema in tutto ciĂ²? I poteri rubatole da Wanda continuano ad essere spariti. 

Ăˆ dal desiderio di ritornare ad essere la potente strega di un tempo che Agatha accetta la richiesta del giovane Teen di creare una congrega per aprire le porte per la Witches’ Road. Il premio che spetta a chiunque la concluda è, infatti, di vedere esaudito il proprio desiderio piĂ¹ grande. 

 

 

« I am the natural order of all things, baby. 

And you LOVE me!» 

 

Da questo momento in poi le vicende e i differenti personaggi si dipanano sempre di piĂ¹, creando talvolta dei momenti di curiositĂ  e punti interrogativi che vengono risolti nel corso dei 9 episodi. Sono pochi, infatti, gli elementi lasciati in sospeso dalla trama di Agatha All Along: tra questi figurano sicuramente la backstory che riguarda Rio ed Agatha stessa e il modo in cui quest’ultima è riuscita a possedere il Darkhold. 

 

Altre sottotrame, invece, sono state rese alla perfezione: parlo del caso di Lilia Calderu, interpretata dalla magistrale Patti Lupone (ecco, Marvel, vedi cosa significa puntare tutto sulle persone giuste?). Tra tutti, l’episodio dedicato a Lilia è stato sicuramente il piĂ¹ delicato, ben costruito e pazzesco a livello visivo. “Cammino con la morte”, questo il titolo della puntata, rasenta a mio parere la perfezione stilistica e interpretativa non solo dell’intera mini-serie, ma anche di molte altre. 

 

Consiglierei questa serie? Sì, mille volte sì. I personaggi sono pazzeschi, le backstories pure e Agatha si è rivelata – come pensavo dai tempi di Wandavision – un’ottima protagonista (vogliamo parlare poi del legame con Rio e dei ricordi legati al piccolo Nicholas Scratch?). Il cast è stato pazzesco e il fatto che praticamente tutto (dai background agli effetti speciali) sia stato composto “manualmente” senza ricorrere all’AI / CGI è un qualcosa di strepitoso che mi mancava vedere in un prodotto così. Il finale non sarĂ  perfetto (come per quasi tutte le serie Marvel a quanto pare), ma è comunque godibilissimo e apre le porte a nuove possibilitĂ . Si pensa, infatti, che vi sia la possibilitĂ  di una seconda stagione, ma chissĂ . 

Inoltre, consiglio Agatha All Along perchĂ© rappresenta una boccata d’aria fresca: tra una battuta e un’altra, una storia leggera e una piĂ¹ tragica, la magia, i brani inseriti e i personaggi finalmente presentataci, questa miniserie per me rappresenta un nuovo punto di inizio verso (si spera) un rialzo della qualitĂ  dei prodotti Marvel (che al momento stanno proprio lasciando a desiderare).

 

Sono curiosa di sapere i vostri pareri!

Down, down, 

down the Witches’ Road…

 

 

Un abbraccio e alla prossima,

Federica.

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