[GIADA SORDI]
Buongiorno e ben ritrovati, in questa calda giornata di agosto, nel mio blog.
Oggi vi parlo di un libro che ho letto grazie ad una collaborazione con l’autrice Giada Sordi, la quale si è offerta di farmi leggere il suo romanzo.
Grazie per avermi donato una copia del tuo libro, è stato un piacere per me leggerlo.
Grazie per avermi donato una copia del tuo libro, è stato un piacere per me leggerlo.
Titolo: Come poli che si attraggono – Nonostante tutto. Autore: Giada Sordi Editore: Gruppo Albatros Il Filo. Anno di uscita: 2018. Genere: romance.
Trama in poche frasi: Hope è una ragazza piena di vita, tormentata dall'amore per Michael. La loro storia è sempre stata oggetto di invidia da parte degli abitanti di Cambridge, la città dove i due si erano innamorati; fino al giorno in cui Michael decide di andarsene senza lasciare sue notizie. Hope cerca di andare avanti, ma quella città le riporta alla mente le lunghe giornate d'inverno, le ricorda il tornado di emozioni vissute con Lui, il ragazzo che avrebbe dovuto far parte del suo futuro. Pochi giorni dopo la partenza di Michael arriva una notizia sconvolgente che porta Hope a decidere che forse è il momento per cambiare aria e spinta dalla voglia di ritrovare sé stessa e la tanto attesa felicità , prova a dare una scossa alla propria vita: la ragazza decide di trasferirsi nella città che per anni ha desiderato e di provare ad inseguire un sogno chiuso nel cassetto da troppi anni. Tra le persone più importanti della sua vita, c'è il fratello minore Simon, al quale si è sempre sentita libera di raccontare ogni cosa, ma non questa volta, non una notizia così importante. L'arrivo nella grande e romantica città la riscalda da tutto quel gelo che si porta nel cuore, non si sarebbe mai aspettata di vivere esperienze forti e incontrollabili perfino per lei, ben abituata a tenere a bada ogni tipo di tentazione. Non passa molto tempo prima che conosca il nuovo vicino di casa, Jack: lineamenti perfetti, abbigliamento morbido, occhi color verde smeraldo che ti tolgono il respiro. Una cosa è certa, Hope non sa che il passato potrebbe presentarglisi davanti pur essendo lontana dalla sua Cambridge. Sarà capace di lasciarselo alle spalle? Jack sarà la persona che dice di essere? Perdonerà Michael o aprirà il cuore ad un nuovo amore?
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Il libro, composto da 42 capitoli, è scritto in prima persona.
Il punto di vista a cui si fa riferimento per l’intero romanzo è quello della protagonista, Hope, una ragazza di ventisei anni che decide di lasciare la sua città , Cambridge, per via di una storia d’amore conclusa che desidera lasciarsi alle spalle.
La giovane si dirige a Parigi, città in cui è ambientata l’intera vicenda e in cui prova a riprendere in mano la sua vita e i suoi sogni, partendo dalla partecipazione ad un corso di fotografia.
Il punto di vista a cui si fa riferimento per l’intero romanzo è quello della protagonista, Hope, una ragazza di ventisei anni che decide di lasciare la sua città , Cambridge, per via di una storia d’amore conclusa che desidera lasciarsi alle spalle.
La giovane si dirige a Parigi, città in cui è ambientata l’intera vicenda e in cui prova a riprendere in mano la sua vita e i suoi sogni, partendo dalla partecipazione ad un corso di fotografia.
“Le persone care, anche quando la vita te le porta via, non se ne andranno mai definitivamente, perché il cuore e i pensieri le faranno rimanere sempre dentro di noi.”
Nonostante Hope abbia lasciato dietro di sé la città nella quale è cresciuta e in cui il ragazzo che amava l’ha abbandonata, qualcosa, o meglio,qualcuno continua a far rimanere i suoi pensieri ancorati al suo passato: la bambina che porta in grembo, frutto dell’amore con Michael.
Durante le primissime pagine della storia veniamo infatti a conoscenza della gravidanza inaspettata della giovane e della sua scelta, nonostante si appresti, (secondo i suoi pensieri e la situazione nella quale si trova a vivere a inizio romanzo) a divenire una madre single, di tenere la bambina e di non abortire.
Durante le primissime pagine della storia veniamo infatti a conoscenza della gravidanza inaspettata della giovane e della sua scelta, nonostante si appresti, (secondo i suoi pensieri e la situazione nella quale si trova a vivere a inizio romanzo) a divenire una madre single, di tenere la bambina e di non abortire.
“Un mese dopo l’abbandono di Michael, ho scoperto di essere rimasta incinta. […] Sarei diventata una mamma. Una mamma sola.”
Giunta però a Parigi, fa subito la conoscenza di Jack, suo vicino di casa e giovane trentacinquenne di bell’aspetto che sembra sin da subito attratto da lei.
Tra i due nasce un’attrazione, che però non sfocia in una relazione vera e propria perché Hope si ritrova a provare ancora dei sentimenti per Michael: nonostante quanto il ragazzo l’abbia fatta soffrire, infatti, ella continua a rimembrare i momenti felici passati con lui e le è difficile abbandonare del tutto il passato.
Nonostante però Jack si dimostri sempre piuttosto disponibile nel farla sentire bene e amata, è un’altra persona quella che riesce a far scoprire nuovi lati di sé e a far provare a Hope una passione che mai aveva provato prima: Lara.
Lara è una ginecologa quarantenne a cui Hope si affida per il controllo della gravidanza. Il ruolo della donna nella vita della ventiseienne non sarà però solo marginale e relativo alla sua professione: tra le due si instaura sin da subito una grande confidenza e, fra un flirt e l’altro, scoppia la passione.
È bastato un solo bacio per dimenticare Michael, per sentirmi un’altra persona, per tranquillizzare il mio corpo.”
Il destino vuole comunque che Hope e Michael si incontrino nuovamente.
Nonostante il ragazzo l’abbia fatta soffrire, ella decide di dargli una opportunità per spiegarsi e, possibilmente, di redimersi.
Nonostante il ragazzo l’abbia fatta soffrire, ella decide di dargli una opportunità per spiegarsi e, possibilmente, di redimersi.
Verrà perdonato dalla giovane protagonista o ella deciderà di lasciarsi dietro il passato e aprirsi finalmente ad un nuovo amore?
Una volta conclusa la lettura di questo romanzo, che si è chiuso con un cliffhanger che un po' mi aspettavo (ma solo perché il personaggio che lo vede come protagonista non mi ha mai convinta pienamente), ho potuto sin da subito dichiarare a me stessa che si è trattato di un viaggio.
Giada Sordi scrive di una donna che vive con le sue incertezze e che, compiendo degli errori, prova a migliorare la sua vita (anche se talvolta si ritrova a fidarsi piuttosto velocemente di chi le sta a fianco).
Hope sperimenta la vita e prova non solo a non sentirsi più incompleta, ma anche a diventare una persona migliore: l’autrice presenta tutto questo sotto forma di un punto di vista tanto personale da sembrare quasi un diario personale della protagonista. Durante la lettura, difatti, si ha come l’impressione di essere parte dei pensieri di Hope e dei suoi ricordi.
Hope sperimenta la vita e prova non solo a non sentirsi più incompleta, ma anche a diventare una persona migliore: l’autrice presenta tutto questo sotto forma di un punto di vista tanto personale da sembrare quasi un diario personale della protagonista. Durante la lettura, difatti, si ha come l’impressione di essere parte dei pensieri di Hope e dei suoi ricordi.
Nonostante ciò, non sono purtroppo riuscita a ritrovarmi con la protagonista: Hope risulta essere ai miei occhi una persona piuttosto fragile e volubile, che cerca spesso l’approvazione altrui. Lo si nota nel leggere il suo rimanerci male quando le ragazze del corso di fotografia non le rivolgono la parola, ma lo si demarca ulteriormente nella sua ammissione di indossare reggiseni con imbottitura per avere un aspetto più gradevole e celare il suo seno di piccola taglia. E’ una giovane donna che deve ancora imparare ad amare pienamente sé stessa, ma durante l’intera vicenda si percepisce il suo cominciare ad accettarsi.
Inoltre, nonostante ella ammetta spesso di amare Michael, sembra quasi il contrario: ho avuto la sensazione che ella non sia in realtà riuscita ad amare totalmente qualcuno (nonostante continui a pensare al suo ex ragazzo), e che speri ancora di trovare un amore che le faccia provare davvero cosa voglia dire essere amata.
Inoltre, nonostante ella ammetta spesso di amare Michael, sembra quasi il contrario: ho avuto la sensazione che ella non sia in realtà riuscita ad amare totalmente qualcuno (nonostante continui a pensare al suo ex ragazzo), e che speri ancora di trovare un amore che le faccia provare davvero cosa voglia dire essere amata.
Oltre alla protagonista, ho sin da subito avuto pensieri non propriamente positivi sul personaggio di Jack: mi è immediatamente sembrato un uomo molto impulsivo e allo stesso tempo molto incostante.
Non è il genere di romanzo che sono solita leggere, ma è stata una scoperta piacevole.
La lettura è stata scorrevole, nonostante vi siano stati passaggi troppo descrittivi che risultavano un po’ pesanti da leggere.
La lettura è stata scorrevole, nonostante vi siano stati passaggi troppo descrittivi che risultavano un po’ pesanti da leggere.
Come poli che si attraggono è pertanto un romanzo che consiglierei per i temi trattati e per coloro che desiderano leggere di seconde possibilità , amori conclusi e di una vita vissuta in modo tanto imperfetto quanto realistico.
→Federica.
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